#peppinoimpastato #forzanapoli Un giornalista e un ciarlatano

Questa mattina pensavo a due cose perfettamente all'opposto. La prima è un giovane di 36 anni che decise di mettere su una radio privata in Sicilia, e dando fastidio e parlando con una sagacia feroce, mise in ridicolo ed offese, ma sopratutto racconto' la mafia in Sicilia in un piccolo centro, dal maresciallo dei carabinieri che rendeva omaggio con polli e conigli al Boss, al parentado che raccontava suo zio, boss di cosa nostra.
Peppino Impastato, voleva fare il giornalista, e raccontava con onestà intellettuale schiacciante. Deve essere un tratto di famiglia. Roberto Saviano racconta che in video conferenza quando mostrarono il mandante dell'esplosione di Impastato la mamma disse una sola frase "Tu fosti" ...."Sei stato tu". Di Peppino Impastato non se ne parlo' quando mori, perchè la Renault con Moro prese il sopravvento, fortemente taciuta la sua storia dopo che non doveva poi essere tanto resa nota, in fondo era morto in sordina e stava bene cosi'. Un film anni dopo i CENTOPASSI ne racconta la storia. Antonio Lo Cascio magistrale e divertente, un film senza retorica e pietismi con il solo slancio di un giornalista vero, un ragazzo di 36 anni.

La cosa che trovo esattamente all'opposto, è il filmato comparso oggi su studiosport, dove non c'è giornalista, non c'è storia e sopratutto non c'è la VERITA' che un giornalista deve raccontare e non costruire a modo suo. Il servizio è falsato, pieno di demagogia. Dalla scelta della musica horror, ai servizi solo sulle scritte, alla scelta delle parole. "I tifosi che riconoscono i nemici lo Stato e la Polizia" oppure "Il Fortino della tifoseria violenta" Chiunque è passato a Napoli vede studenti e gente del mondo a bere una birra.

Quella specie di giornalista, mi ripugna pure citare la firma, a Napoli non c'è mai stato se non i tempi del servizio. I tre gruppi di tifosi sono stati descritti solo come criminali, non è vero, non è reale, ci sono teste calde come tutte le tifoserie, ma tanta gente che lavora, alza la serranda, ha figli che vuole portare allo Stadio.
la vergogna del giornalismo sportivo
http://www.video.mediaset.it/video/sportmediaset/calcio/459334/napoli-chi-sono-gli-ultras.html

Lo pseudo giornalista, parla di "Fortino" poveretto non sa, che Roma aspettava la tifoseria napoletana, e all'ultimo istante (mi chiedo come sia possibile che un'incapace prova una cosa che funziona e la scompagina quando serve) ha cambiato percorso.

Fino a prova contaria, il Prefetto ed il capo della Digos erano di Roma mica di Napoli, e sono stati loro che hanno deciso di andare sotto la curva a trattare, è come un agnello che si mette in bocca a leone, e se sono incapaci di gestire l'ordine pubblico che se ne vadano. Come se ne deve andare questo giornalista, che fa più danni lui che la serie Gomorra che tanto si sta criticando. Vi spiego perchè, una fiction viene considerato un prodotto televisivo, un giornalista  sembra che debba essere autorevole ed invece ....un ciarlatano con un po' di potere è devastante.

Un giornalista che tace la verità usando una bugia ed uno che usa una bugia per raccontare la verità
vergogna al primo e grazie immenso dalle giovani generazioni ora e sempre a Peppino Impastato

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