#elezionieuropee2014 #beppegrillo #matteorenzi #portaaporta E poi, e poi e poi sarà?...

Alle Europee si voterà Grillo o Renzi? Le due forze politiche rinnovate sono chiamate alle elezioni domenica prossima, sono stati messi in ordine alfabetico e non per scelta politica.
Grillo ha creato un movimento che è diventato un partito. Questo partito si presenta con delle idee, ma non ha presente le procedure di uno Stato. Se esistono delle regole bisogna starci dentro, poi da dentro bisogna cambiarle se è il caso. Ha sicuramente delle cose buone, come l'abbattimento delle spese e dei costi dei politica. Ma se non ci si rende conto che bisogna rispettare dalle tappe politiche, delle "stazioni" come ci si arriva a Governare per utopia? Come si fa una legge politica, senza la titolarità che la battezza e la rende Leggittima? I progetti possono avere delle belle matrici, ma che cardine di punto fermo dai al programma? Le cose che dice  sono quelle di un'ordinaria cultura popolare, tutti diciamo le stesse cose, e tutti diciamo le cose che lui racconta pubblicamente, ma è chiaro dalle sue parole che si parla sempre per sentito dire "prendiamo i miliardi, da ...! oppure tagli qui ...oppure alla spesa la mettiamo qui .... e altri li troviamo qui...!"

Renzi arriva con le idee chiare, i compiti fatti bene per l'interrogazione, lo stile da formatore aziendale con le slides fatta bene, ma è arrivato per nomina di partito e non di legittimo voto. Stile veloce, rapido, battuta che distoglie la domanda, in compenso gesti popolari come dare 80.00 euro a chi già guadagna, dimenticandosi invece di chi non guadagna proprio. Populismo imperante? Scommessa messa con la Nazione a Settembre, tanto poi si sa in Italia qualcosa succede sempre. Alla domanda come si trovano i miliardi anche lì, le idee non sono chiare, vale lo stesso insieme di progetti. Il PD era nato ed io ero tra le "ostetriche" per essere l'unico senza alleanze, il progetto di Veltroni aveva tutte le caratteristiche per essere un partito europeo. Credo che Renzi nemmeno lo conosca il progetto originale e a fare i conti anche le sue risposte sono:
"prendiamo i miliardi, da ...! oppure tagli qui ...oppure alla spesa la mettiamo qui .... e altri li troviamo qui...!"

Continuo a pensare personalmente, che la Politica oggi di una Nazione non puo' essere legata al PIL il testamento di Bob Kennedy è un manifesto di una generazione, ma questa generazione tace. Il valore di un'economia distaccata dal PIL è forse la carta delle Nazioni che le nazioni non sanno ancora interpretare. Io la sogno, ma per ora è dimenticata ai più, e allora voglio ricordarvela io, se non passa è scompare dalle menti di quella generazione e dei giovani  e perderne memorie è un peccato ....

“Il PIL misura tutto eccetto ciò che rende meritevole la vita di essere vissuta”. Questa frase, pronunciata da Robert Kennedy nel 1968, sembra scritta oggi. Già a quell’epoca si intravedeva come il PIL da solo fosse un indicatore inadeguato per rappresentare il benessere di una nazione economicamente sviluppata. E’ oramai chiaro che qualità della vita non è solo Prodotto Interno Lordo.Il Pil non ci dice nulla di come effettivamente viva la gente. Per capirlo serve di più: un mix di economia, sondaggi, e altri dati per misurare, qualità, gioia, felicità e benessere.
“Non troveremo mai un fine per la nazione né una nostra personale soddisfazione nel mero perseguimento del benessere economico, nell’ammassare senza fine beni terreni.
Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell’indice Dow-Jones, né i successi del paese sulla base del prodotto nazionale lordo (PIL).
Il PIL comprende anche l’inquinamento dell’aria e la pubblicità delle sigarette, e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine-settimana.
Il PIL mette nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa, e le prigioni per coloro che cercano di forzarle. Comprende programmi televisivi che valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti ai nostri bambini. Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari, comprende anche la ricerca per migliorare la disseminazione della peste bubbonica, si accresce con gli equipaggiamenti che la polizia usa per sedare le rivolte, e non fa che aumentare quando sulle loro ceneri si ricostruiscono i bassifondi popolari.
Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago. Non comprende la bellezza della nostra poesia o la solidità dei valori familiari, l’intelligenza del nostro dibattere o l’onestà dei nostri pubblici dipendenti.
Non tiene conto né della giustizia nei nostri tribunali, né dell’equità nei rapporti fra di noi. Il Pil non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio, né la nostra saggezza né la nostra conoscenza, né la nostra compassione né la devozione al nostro paese.
Misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta. Può dirci tutto sull’America, ma non se possiamo essere orgogliosi di essere Americani.”
Discorso di Robert Kennedy, 18 marzo 1968, Università del Kansas



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