Bisogna partire dalle piccole cose per cambiare quelle grandi. #unitalia
Quando ero ragazzo con Nuccio Fava, Antonio Villano, Marco Albanese e Peppe Gambale, politicamente fummo attratti da un'idea politica fondata da Leoluca Orlando, si chiamava LA RETE, forse il progetto di abbattere gli steccati era prematuro in un Italia dove o eri comunista, o fascista, al massimo Radicale.
A me personalmente piacciono le soluzioni ai problemi.
Chiunque le porti se sono fattive a migliorare condizioni delle persone e della società civile, non interessa che casacca indossa.
Tutto deve essere spiegato agli Italiani con certezza e fattività, diversamente sono chiacchiere da bar o da porta a porta, ma poi?
In Italia ci sono complessità paurose, la LUDOPATIA incassa quanto una manovra finanziaria e non si comprende il denaro dove finisce e in che rivoli si perde.
In Italia la polizia ha auto smantellate, e gli agenti devono fare 5 euro a testa, e mandiamo l'esercito in Afghanistan da 14 anni o in giro per il mondo
Ci sono crisi degli alloggi, e strutture che non sono state terminate.
In Italia non esiste un piano Cultura e Turismo, anzi viene tagliato a favore dell'università di Scasazza che coltiva il Basilico aromatizzato a Rucola, costola della facoltà di Agraria di Chissadove.
Cominciamo a riunirci e a contarci di quanti siano davvero contenti e facciamo qualcosa in molti, piccoli gesti, piccole candele che poi ....fanno una grande luce. Grillo ha perso le elezioni, ma ci ha fatto capire che è possibile ancora sognare.
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