#iostoconrobertosaviano ....e allora ora tutti i detrattori di Roberto Saviano dove sono?



Si faccia avanti uno solo dei detrattori ora 
Questa mattina pensavo a Roberto Saviano, il giovane scrittore noto al mondo per il suo libro Gomorra. Comprato subito, letto subito ed ammirato il coraggio di questo ragazzo che "osava" dire le cose per come stavano ed anche in modo meno cruento della realtà. Sconti non ne ha fatto alla camorra, e la camorra non ha fatto o ne farà a lui. Le cose che racconta erano e sono vere, inconfutabili, e lo hanno costretto in cosi' giovane età a vivere blindato, dice cose terribili, ma come i grandi scrittori sanno fare con l'autorevolezza di chi non inventa cifre a caso, ma le conosce. Sarà che in una caserma blindato o leggi i dati in maniera monastica o impazzisci essendo tu quello libero. I boss dal carcere continuano a gestire cosche camorristiche, e sembra assurdo in regime di 41 bis (oggi molto più ammorbidito) sentire Toto Riina che comanda l'uccisione di Di Matteo, come se fosse una commissione da fare accanto ai calzini puliti da portare al successivo colloquio. Un servizio delle Iene mostra benissimo di cosa sto raccontando. 
Roberto Saviano da 10 anni blindato 
Allora la domanda mi nasce spontanea, dopo questa sentenza che in fondo assolve dei boss e lascia condannato a vita di scorta Saviano, tutti i detrattori dove sono? Ora mi domando e chiederei ad ognuno di loro guardandoli negli occhi, "ma tu ti sentiresti tranquillo, con un boss in libertà che ti ha minacciato di morte???" e non mi rivolgo a quelli che amano o meno lo scrittore o il personaggio, ma a quelli che dicevano che voleva la scorta per fare il VIP, o che in fondo erano cose sapute da tutti, e dimenticano il piccolo distinguo, ma lui ci ha messo la faccia, la vita e la penna, per raccontarle ed il coraggio va onorato. 
GOMORRA O NON GOMORRA? questo è il dilemma
che sia più semplice parlarne o tacere?...
nella foto Marco d'Amore
Persino la veicolazione con gli stimatissimi ragazzi di thejackal con un cameo, ha coerenza con il parlare della camorra e parlarne male. Nonostante la sentenza ancora ieri non mostrava uno spirito domo, ma solo ferito. Quanti di quei detrattori sanno cosa vuol dire volere prendere casa al Vomero (quartiere residenziale di Napoli) ed avere una comunicazione del condominio, che dice che non sarebbe gradito per paura di attentanti, ma gli stessi condomini hanno il libro sul comodino di Saviano e spesso, sono medici, insegnanti, avvocati, educatori, ma nei salotti buoni della città del libro si deve parlare, come inquilino odora un tantinello di "carne carbonizzata" ed ora gli accaniti detrattori che farebbero al posto suo? Con quale coraggio affronterebbero i più elementari spostamenti quotidiani. I Casalesi sono "tardariell ma mai scurdariell" ci mettono tempo, e non dimenticano e come dicono giustamente gli studenti Casalesi è il nome di un popolo e non di un clan ...hanno ragione, un grande popolo che ha dato i natali ad un grande scrittore che fa onore a questa terra, si chiama Roberto Saviano.

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