#terradeifuochi no #terradeicuochi, altro che #masterchef.....di duilio antonio vaccari

Questa mattina pensavo, ad una serata svolta al Clubino di via Luca Giordano a Napoli, si parlava di gastronomia e fu presentato un bravissimo chef che coltivava una zucca particolare nei Campi Flegrei, uno degli autorevoli chef, del parterre con molta serenità dichiarò che i dati di LEGAMBIENTE parlavano dei nostri territori solo per il 5% inquinati, ora un'indagine parla del 3% Sia ben chiaro non è un fenomeno da sminuire, ma non deve obnubilare il resto, abbiamo comunque un 97% di territorio sano, ed  anzi proprio in virtù della proposta gastronomica a base della Zucca flegrea (che si ricorda per particolare sapore salato) che addirittura si cominciava ad ipotizzare una D.O.P.

La domanda mi sorse spontanea, perchè uno Chef di fama nazionale conosceva i dati cosi' bene, mentre la politica ed i media, ci continuano a massacrare con la Terra dei Fuochi, che è diventato un vero e proprio "spot nazionale".

La cosa drammatica per i millantatori di Napoli e della Campania in genere è che questa sistematica denigrazione mediatica,  che ci descrive come una cloaca a cielo aperto, ha fortemente subito contraccolpi. Napoli è la terza città d'Italia, per numero di visite dall'inizio dell'anno ad oggi. I maramaldi che cosa hanno inventato allora, che il Vesuvio è pronto ad esplodere, altra autorevole fandonia, smentita continuamente dagli speleologi, dai vulcanologi, e dagli esperti del territorio. Ci facciamo una domandina facile facile, MA PERCHE' TUTTO QUESTO ACCANIMENTO???

Io una risposta me la sono data, Napoli deve essere solo una terra di smistamento. Da noi si deve passare ed andare via, ovunque ma non qui, cosi' chi vive intorno prolifica in prezzi, tariffe, soluzioni abitative temporanee, e quindi se si considera che chi viene qui puo' attraccare dal porto con navi da crociera, o con l'aeroporto, o con la stazione nel cuore della città, fate presto a scoprire che dire ai turiti "scappate subito" è più conveniente di dire "andate e restate" in città e poco fuori ci sono tutti i mondi possibili, più di 30 musei storici nel centro cittadino, tre d'arte moderna, cinque castelli, ovunque ospitalità e cucina ottima in base al prezzo del committente. Ora molte realtà collegate anche meglio, ma perchè spostarsi oltre se Napoli per un napoletano è ancora una scoperta???

Ci descrivono come terra di "monnezza e camorra" e nessuno grida mai che alla Feltrinelli, su 200 titoli pubblicati su scala nazionale, cioè da Aosta a Lampedusa troverete distribuiti i medesimi titoli,  circa 70 sono scrittori Napoletani.

Abbiamo registi e attori da Oscar come Sorrentino e Servillo, ma anche Rapper d'avanguardia come Clementino, Rocco Hunt, Vj Jesa, Grezzo che fanno tendenza per testi e tematiche.

Nessuno racconta che il museo di speleologia, zoologia, mineralogia, e antropologia sono tra in più antichi e con documenti rarissimi. Nessuno racconta che abbiamo una cultura sartoriale che non si ferma solo a Marinella, ma passa dall'arte della Giacca Napoletana di Cilento, all'arte degli ombrelli unici che non si piegano al vento come quelli di Talarico.

Abbiamo otto teatri tra cui il REALE TEATRO SAN CARLO in poche centinaia di metri quadrati. Dal San Carlo, all'Augusteo al Mercadante, al Bellini per dire i grandi ma poi abbiamo teatro d'avanguardia al Teatro Nuovo, al De Poche, al Pozzo e Pendolo ....potrei terminare domani a raccontare tutto cio' che i Politici non hanno il coraggio di raccontare, ma nemmeno i giornali ed i media.

Conosco la dedizione degli Chef napoletani, e per questo che non amo i vari Masterchef. Non puoi andare a costruire un palazzo se fai lo chef, perchè non sei ingegnere, ma un ingegnere non potrà mai preparare una ratatouille, come un vero chef. Il programma in se è una spettacolarizzazione, e non amo vedere banalizzare arti e mestieri.

Sono felice allora che ci siano tanti Chef coscenziosi e sanno portare alto il valore della nostra terra per questo sempre più TERRA DEI CUOCHI (che fanno bene al nostro territorio) e sempre meno TERRA DEI FUOCHI