#facebook finira'....ecco perchè (di Duilio A. Vaccari)

Questa mattina pensavo a facebook. Ricordo che essendo il 300° italiano iscritto su internet (dati IOL) ho visto gli albori di tutto questo mondo virtuale.

 All'inizio si navigava con Netscape Navigator, e non esisteva la chat ma un'estensione di quel francobollo rosso che si chiamava Hotmail e consentiva di parlare a scorrimento dei messaggi (roll-up) e dovevi aspettare il tuo tra gli interlocutori, si navigava con molta lentezza e la posta elettronica non era outlook ma Eudora (come il nome della figlia del creatore di questo software, figlio dei telex). 

Hotmail Messanger era la prima forma di chat, poi ho visto IRQ e Belliebrutti.com una prima sfera di contatto diretto, sostituiva la "piazza" virtuale creando ambienti uno a uno. Passando per le stanze tematiche di Libero la più frequentata era 35-40 e dintorni. Un mondo. Alla fine una prima rivoluzione fu data da Second Life, addirittura marchi internazionali come Renault parlavano dei primi prototipi di auto elettriche (che oggi vedete nelle strade) e le banche come la BIPIELLE PARIS' PARIBA facevano realmente colloqui del personale. Ho conosciuto anche un agente immobiliare di Secondlife, ed ho sentito un concerto di Giovanni Allevi, ed un comizio di di Pietro.


 Poi è arrivato facebook e si è rivoluzionato il mondo. Ho pensato che facebook in fondo ci costringe ad usare la nostra sfera di contatti senza apertura al mondo esterno, sarà vincente il prossimo genietto informatico che saprà farci alzare lo sguardo dal monitor e riportarci negli occhi del                                                  nostro interlocutore. 

Usando le parole del Giudice Falcone destinate alla mafia disse "la mafia finirà" io lo credo che sarà anche lo stesso per questa splendida piattaforma, che è bella se usata con intelligenza. Però credo ci saranno nuovi programmi e modi di interagire, 
magari anche avendo informazioni utili e comuni, ma sarà vincente chi ci "farà alzare la testa".

Un sociologo economista di fama internazionale prima di Fb ebbe modo di scrivere un libro straordinario, e raccontava di persone che si sceglievano per interessi comuni ed organizzavano la propria vita, si chiamavano Common ... (comunità, l'omologo dei gruppi di facebook) e le persone avrebbero creato la propria rete relazionale (contatti di facebook) questo libro ancora oggi un saggio interessante e moderno si chiamava l'Era dell'accesso.  Davvero un grande visionario Rifking e ci siamo arrivati a questo punto. 


Personalmente pero' credo che tra un po' sarà vincente chi ci consenta di guardarci di nuovo, di sentire il "calore" di un contatto. Questa splendida corazzata ad un certo punto diventerà fredda e noiosa, per quanto un mezzo di comunicazione straordinaria e si ritornerà all'uomo, ci sarà l'era del calore. 
In ascensore, in mensa, in autobus o in metro le persone torneranno a selezionarsi per una parola, un sorriso, una forma di "calore" distintivo, magari le informazioni accessorie saranno scambiate, sarebbe bello immaginare un software che dal sorriso delle persone ci indichi quanto appartengano al nostro modo di pensare, ma credo che questo sia istintivo nell'uomo e non ci sarà "programmino" capace di dirci cio' che umanamente cuore e spirito sanno di NOI...e si tornerà ad essere persone e non device, ci parleremo come facevamo un tempo, basta riscoprirlo questo piacere, ed è per questo che ...facebook finirà

Commenti

  1. Sono d'accordo con te, Facebook finirà... quando realmente riusciremo a entrare in contatto, abbattendo il muro dell'indifferenza, diffidenza e incomunicabilità che quotidianamente costruiamo tra noi nel ritmo frenetico del vivere ognuno naufrago nella propria solitudine... il vantaggio di facebook è che ci permette di entrare in relazione con persone che altrimenti mai incontreremmo, inoltre è uno strumento per esprimersi e informarsi, facebook è un mezzo non un fine... Se finirà avrà avuto comunque il merito di averci permesso di presentarsi al mondo, "autobiografarsi", confrontarsi....ma facebook è un mezzo non un fine, è finisce o finirà allorquando non si rimane imbrigliati nella rete virtuale come unica possibilità di intessere relazioni sociali, illudendosi di condividere tutto...come se le ombre potessero esistere senza le persone!

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  2. Sicuramente Facebook, ha avuto i meriti di aprire le persone ad una comunicazione diversa, ma non puo' essere l'unica via plausibile. Molti lo vedono e lo percepiscono proprio invece come un fine, per la facilità con cui ti porti la tua cerchia di contatti con te, senza aprirti al mondo circostante. Succede che magari le persone si vedano su facebook e si salutino con calore ed in strada invece ....ah sei tu ciao. Questo deve essere riportato alla "realtà" altrimenti sembreremo tutti evocati fantasmi di noi stessi.

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