#paolo ruffini #l'arroganzasenzapreparazione #l'umiltà. Paolo Ruffini una serata da dimenticare per lui e per noi....

Questa mattina pensavo, al caso di Paolo Ruffini, a cui è capitata un'imbarazzante serata nel presentare i David di Donatello. Sicuramente non nutre delle mie simpatie, perchè non lo trovo nè divertente, nè talentuoso ed in tv per me risulta "uno che sta la" ma senza particolari note di colore.
Tuttavia bisogna ringraziarlo, perchè tutto sommato ha tolto il coperchio su una forma di arroganza totale che compare in televisione. Persone che non sanno fare nulla, o fanno poco e male, sono scialbetti eppure lavorano nel grande schermo ottenendo una grande popolarità.
La Signora Loren, è una donna spiritosa, è il nostro grande cinema portato in giro. Ruffini è il cinepanettone. Pur sempre Cinema ma con le dovute distanze sono ai punti opposti. 
Anche con Sorrentino, ne ha inanellate altre di gaffe. La mia domanda nasce spontanea, si puo' andare in televisione e dobbiamo sorbirci solo persone senza dovuta preparazione?
La diretta si domina con cosa? bravura, capacità, talento, ma qui di che cosa stiamo parlando? Oramai siamo nel circolo vizioso che per far ridere bisogna dire solo ed esclusivamente la "bischerata".
Non mi apro sulle dignità del dialetto, che utilizza in maniera eccessiva, ma spero che almeno questa serie di brutte figure, faccia tesoro.
Parlare con Marco Bellocchio, e dire che è stato scoperto, manco fosse l'ultimo vincitore di Amici di Maria De Filippi, è tosta. La risata in faccia è stata imbarazzante. Significa fare cinepanettoni ma non conoscere il cinema, non sapere chi si ha davanti, per dirla tutta il ragazzo è svogliato e non si applica, e dimostra un'ignoranza che a questo punto è meglio far posto ad altri...ad esempio un bravo Marco Cattelan.
 L'umiltà è una grande dote, il rispetto del passato e degli artisti di un tempo, a mio modesto avviso è doveroso. Non perdiamo di vista la solennità. Una cosa è Colorado, Zelig o Made in Sud dove lo scherzo ci deve essere. 
Ma il dissacrare non sempre è un esercizio di stile che paga.

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