#annapolitkovskaja GRAZIE ad una giornalista speciale ... la #Russia che amiamo....

Questa mattina pensavo ad Anna Politkovskaja, una giornalista pura e rigorosa che ha avuto l'ardire di alzare il tappeto e svelare la polvere che vi fosse sotto e quanto becero sporco vi sotto, in una terra martoriata dalle peggiori aberrazioni umane, nel più totale silenzio dei media internazionali. La Cecenia.
"Perchè l'hai ucciso?"  "Non lo so." "Perchè gli hai tagliato le orecchie?" "Non lo so." "Perchè gli hai fatto lo scalpo?" "Ma è un ceceno!" "Capisco!" ..comincia cosi' il suo libro, e comincia cosi' la sua condanna a morte. Non è un caso che è stata uccisa uscendo dall'ascensore il giorno del compleanno di Putin, come dire che non bastava una cravatta o una buona Vodka per festeggiare.
Anna si è limitata a raccontare con rigore giornalistico nel suo libro CECENIA il disonore Russo edizioni Fandango, ciò che succedeva in questa zona, e che non viene raccontato, o meglio viene raccontato solo in parte. Mi spiego meglio. Se vi parlo di Teatro Russo e strage voi ricorderete le donne Kamikaze nel teatro di Mosca. Se vi parlo della strage di Beslan dove 186 bambini furono uccisi da separatisti islamici e fondamentalisti Ceceni, ricordiamo tutti di cosa si parla, ed è innegabile. Di ciò che i soldati Russi fanno in Cecenia non si parla mai. I sociologi interpellati dalla giornalista Russa descrissero che ogni guerra porta ad un degrado umano. In questo luogo, la velocità e la potenza è maggiore. Non ci sono forni crematori, non è Aushwitz per intenderci, ma i soprusi continuativi a cui viene sottoposto questo popolo nell'indifferenza totale in taluni casi sono anche peggiori. La cosa drammatica e che i Ceceni hanno una sorta di sindroma di Stoccolma tra vittima e carnefice, non hanno più nemmeno la forza di farsi rappresentare per timore delle rappresaglie sulle loro famiglie.

 Anna ha raccontato questo, ha preso delle storie, le ha viste, vissute, analizzate, e messe su pagina. La parola su carta che diventa arma contro il potente. Roberto Saviano ora come Primo Levi un tempo, hanno raccontato cio' che accade. La cosa drammatica è che la comunità internazionale resta ferma ed indifferente, per accordi tra Putin ed il Nano delle Televisioni a cui ha prestato il letto in Sardegna, la notizia su cio' che i soldati russi fanno in Cecenia ...viene fatta sparire. Un po' come quando ci facevano vedere i film western dove i cattivi erano gli indiani, e i Cow Boys i buoni, e accade la stessa cosa...ma gli indiani erano a casa loro e sono stati sterminati a forza di proiettili contro le frecce, e si difendevano tanto da essere ora ridotti in una popolazione per turisti in riserva, come i panda.

 La notizia di Beslan bella schiaffata in prima pagina (sono cattivi i Ceceni) l'albero che cade e fa rumore, mentre l'intera foresta in silenzio scompare, e cosi' nessuno deve sapere cio' che accade e delle nefandezze, dei soldati russi perpetrati giorno dopo giorno NO!!!
Per questo a Putin dovette risultare gradito il regalo della vita della Politkovaskaja e si fece pace con l'Europa. Chi per i letti in Sardegna, chi per le manopole del "Gas" tutti a tacere, a far finta di nulla. Ma oggi è nu Juorn buon.

 La Russia per bene ha fatto un sit-in per ricordare Anna dopo che sono stati condannati i killer. Provarono a screditarla, proprio come in molti fanno con Saviano (a proposito il boss ha confessato che era nel mirino, tutti i millantatori hanno capito che non voleva fare il figo con la scorta alla Valeria Marini, ma era in reale pericolo di vita???), Provarono a dire che aveva una vita dissoluta fatta di sesso e di amanti, come se le cose non potessero coincidere con un buon giornalismo, mentre Putin e compagni, tutti casa, casa in Sardegna da Silvio e femiglia... ed arrivarono persino ad avvelenare il suo pasto in un aereo di linea.

A me Putin non ha mai incantato, troppo simile al suo compagno di "Merenghe" e Bunga Bunga a go go. I condannati sono solo l'ennesimo contentino al popolo, cosi state buoni con questo che vi lancio sotto al tavolo, e non vedete ora in Ucraina cosa accade. Ma esiste una borghesia culturale Russa, che è libera, che è onesta e pulita, che non ha fatto della Russia la nuova Las Vegas con i vari miliardari alla Abramovich ...il popolo Russo, quello a cui Anna faceva riferimento e di cui faceva parte, non ha bisogno di miliardi per dire le cose come stanno.....basta raccontarsi, e lo faranno prima o poi sicuramente, proprio come Anna è stata un modello ed esempio e ...grazie ad Anna.

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